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venerdì 26 settembre 2008

TRIESTE

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Trieste: Piazza Unita d'Italia
(foto di domenica scorsa all'ora del pranzo)

Trieste: Piazza Unita d'Italia
(Picture taken last Sunday at lunchtime)



Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,

è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.

La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.


(U. SABA)



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Il Palazzo del Governo


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Palazzo Gopcevich



Una "cantuccio" che amo di Trieste: i vicoli intorno a Piazza Cavana


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2 commenti:

nonnatuttua ha detto...

Ho di Trieste un ricordo bellissimo e vivido, anche se lontano negli anni.
La zona di piazza Cavana però non l'ho visitata: quei vicoli sono bellissimi...
Amo Saba, su Trieste ricordo questa poesia:

"Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzo aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia".

Grazie per essere passato dal mio blog

Fausta

Anonimo ha detto...

Ciao Fausta. La poesia che citi è proprio quella che ho riportato nel Post. Abbiamo un punto in comune !