UN BLOG PER ASCOLTARE, OSSERVARE E CAMMINARE IN SILENZIO ... A BLOG FOR LISTENING, WATCHING AND WALKING IN SILENCE

venerdì 9 novembre 2007

IN SILENCE TRAVELING TALES: UN VIAGGIO LUNGO UN PASSO

Follia / Madness
N. Manzoni ( © All rights reserved)


Il Signor G. entrò presto in ufficio, come a lui piaceva ed aveva sempre fatto per tutte le mattine della sua vita. Appese il cappello, piegò con cura la giacca sull'appendiabiti, si sedette alla scrivania. Subito percepì una strana sensazione, come se qualcosa nell'ambiente fosse cambiato. Si guardò intorno con molta attenzione. Una delle tante cartelle che affollavano il tavolo da lavoro era stata leggermente spostata dal suo luogo abituale. "Ahimè, - sospirò il Signor G. riposiziondola con millimetrica precisione - le imprese di pulizia non sono più quelle di una volta". L'ordine assoluto era una delle manie di cui era più orgoglioso. Cominciò la giornata: le sue mani rosee, grassocce, con le unghie curatissime sembravano accarezzare le pratiche. Le aprivano, le sfogliavano, tracciavano appunti, con la velocità e la determinazione di una consumata esperienza. Arrivata l'ora del pranzo, il Signor G. prese la giacca, il cappello e aprì la porta del suo ufficio. La moglie, con indosso una vestaglia giallina, stava preparando da mangiare nella loro cucina, dopo aver accuratamente apparecchiato un piccolo tavolo. Gli odori e il caldo del cibo in cottura, la vista del suo ufficio immacolato e silenzioso procuravano al signor G. un malessere che si accentuava sempre di più in un disagio. Da tanti anni in pensione, non aveva potuto smettere di lavorare, di rinunciare ad esprimere una parte così importante di sè. La sua vita era rimasta sempre uguale: casa, ufficio, casa, ma con un viaggio lungo un passo. Sulla cerniera di due mondi che si scontravano, in piedi sull'uscio, sentiva questa inquietudine interiore aumentare a dismisura. Finalmente richiuse la porta, la realtà è sempre quella che siamo in grado di accettare, e si sedette. "Ciao caro, - gli disse sorridendo la moglie - certo comincia a fare caldino adesso, che ne dici se andiamo alla nostra casetta, al mare ?". Con gli occhi bassi lui le rispose, quasi in un sussurro:" Non lo so, non ho ancora chiesto le ferie".

English translation will come soon !

1 commenti:

M.Cristina ha detto...

Carino, veramente molto carino e pieno di sfumature.E' il primo che ho letto del tuo blog ma farò come suggeriscine leggero uno al giorno seguendo il caso.

P.S. Se verrai alla presentazione del mio libro mi farà molto piacere.
M'Cristina