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mercoledì 20 febbraio 2008

APPUNTI DI VIAGGIO SULLE ISOLE VERGINI / TRAVEL NOTES ON VIRGIN ISLANDS 2

Per leggere la prima parte

Trunk Bay



La prua della nave beccheggia dolcemente mentre fende l'acqua del braccio di mare che ci separa da St. John. A bordo, come è usuale per chi viaggia, intavolo una conversazione con una coppia. Lei è una giovane ragazza, decisamente pienotta, dalle gote rotonde e piacevolmente rubizze. Le braccia, ben tornite e rosolate dal sole tropicale, sembrano piccoli prosciutti. Nella vita, per il momento, studia filosofia. Lui ha uno sguardo ascetico con le guancie scavate, porta capelli lunghi e barba come Nostro Signore. Possiede e gestisce un negozio di salumeria.
E' universalmente noto che le apparenze sono ingannevoli, ma qui il contrasto è davvero stridente. E' noto che il look non fa il monaco. Io, per parte mia, avanzo l'ipotesi che qualcuno deve avergli scambiato i cervelli, forse così velocemente che non se ne sono nemmeno accorti ! Comunque, ancora una volta è dimostrato che la più fervida delle immaginazioni non potrà mai competere con la sfrenata fantasia della realtà.
Arrivati a St. John, ci rendiamo conto della bellezza straordinaria delle sue spiagge. Il turchese del mare e il bianco della sabbia sono davvero suggestivi. Ci dirigiamo alla volta del Virgin Islands National Park, dove un Ranger ci impartisce tutte le istruzioni necessarie per raggiungere il Coral Reef. Equipaggiati con maschera e pinne gi immergiamo nei fondali. Il panorama sottomarino, con pesci di tutti i colori che guizzano nell'acqua, è notevole. Rimango però colpito dal fatto che diversi coralli sembrano danneggiati, altri presentano strane chiazze che non fanno presagire niente di buono. Risaliti in superficie chiedo al nostro Ranger la ragione del triste spettacolo che si è offerto ai nostri occhi. Mi risponde che una parte della colpa è dovuta alle barche da pesca che nel passato hanno affollato queste baie, molte delle quali gettavano senza alcun criterio le ancore, fracassando ogni cosa. Continua dicendo che i fattori ambientali hanno anche una grande influenza su di un ecosistema così fragile come le barriere coralline (questo, purtoppo è un fatto ben conosciuto, chi voglia approfondire l'argomento
qui può trovare qualche notizia).
Il mattino dopo, ancora assonnato apro la finestra della camera dell'albergo e mi affaccio al balcone. Mezzo accecato dalla luce solare noto, con un misto di stupore e sgomento, che è nata una montagna al centro della baia ! Osservo meglio e mi accorgo che è una gigantesca nave da crociera.
Più tardi, vedendola attraccata al molo, mi sembra di guardare il disegno fatto da un bambino: un'enorme imbarcazione in un porticciolo. Una buona parte del turismo che passa da queste parti è fatto di croceristi mordi-e-fuggi. Si fermano qualche ora, comprano qualche souvenir e ripartono sulle loro metropoli galleggianti.
- Non capisco questo modo di viaggiare - mi dice in tono lapidario il mio amico barman - ma per l'economia di quest'isola è una buona fonte di guadagno.


St John 2

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